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La valle Onsernone, percorsa dal fiume Isorno e dal suo affluente Ribo, si estende per 20 km in direzione est-ovest, parallelamente alle Centovalli e alla Valle Vigezzo, e comprende i Comuni di Isorno, Onsernone, Vergeletto, Mosogno e Gresso. La valle è divisa dal confine di Stato: la parte più alta, dove nasce il fiume Isorno, ricca di alpeggi ma non di villaggi, è territorio italiano, mentre i restanti due terzi, in cui vi sono gli insediamenti abitativi permanenti, sono territorio svizzero. Una convenzione stipulata nel 1806 tra il Regno d'Italia, il Cantone Ticino e la Confederazione risolse definitivamente, a vantaggio dell'Italia, la contesa relativa alla sovranità territoriale.
La principale caratteristica ambientale e paesaggistica dell’alta Valle Onsernone è sicuramente la Riserva Forestale istituita nel 2002 grazie ad una convenzione tra il Cantone e il Comune di Onsernone e in collaborazione con Pro Natura. La Riserva (una delle più grandi dopo il Parco nazionale svizzero dell'Engadina) è caratterizzata dall’estesa presenza di boschi di abete bianco. Il patrimonio naturalistico e iniziative volte alla valorizzazione delle tradizioni e cultura locali (Pro Onsernone dal 1903; Museo Onsernonese dal 1966; Ass. Amici di Comologno, dal 1966; Ass. Pagliarte, dal 2005), hanno contribuito allo sviluppo del turismo negli ultimi decenni.
L’abitato di Comologno, l’ultimo con la sua frazione di Spruga, prima del confine con l’Italia, è caratterizzato dalla presenza di alcuni palazzi fatti costruire nella seconda metà del XVIII sec. da membri della famiglia Remonda, arricchitisi in Francia nei commerci. Tra questi spicca il Palazzo o Castello della Barca, acquistato negli anni 1930-40 da Wladimir Rosenbaum per la moglie scrittrice e artista Aline Valangin, e che divenne luogo di rifugio per artisti e noti antifascisti (quali Ignazio Silone, Ernesto Rossi, Kurt Tucholsky, Hans Marchwitza, Ernesto Bonaiuti, Max Terpis, Elias Canetti, Wladimir Vogel, Jean-Paul Samson). Dall'inizio degli anni 1970-80, per iniziativa dell'Ass. Amici di Comologno, artisti diversi hanno affrescato alcune case del villaggio e delle sue frazioni.
In quanto terra di frontiera nella Valle Onsernone fu assai diffuso il contrabbando, soprattutto durante i due conflitti mondiali del XX° secolo. Nel periodo della Seconda Guerra Mondiale la valle risentì gli effetti della lotta partigiana, intensissima nella contigua val d'Ossola. Significativo in proposito fu l'episodio del 18.10.1944 nella località italiana dei Bagni di Craveggia, dove 450 tra partigiani e civili italiani furono oggetto, in parte anche sul territorio svizzero, di una violenta rappresaglia da parte delle truppe della Repubblica di Salò. La valle fu duramente colpita dalle abbondanti nevicate del 1951 (una valanga distrusse allora l’albergo della fonte termale dei Bagni di Craveggia) e dall'alluvione del 1978, che distrusse tutti i ponti sul fiume Isorno (anche quelli medievali), devastò i pascoli di fondovalle e causò numerose frane.