PUNTI DI INTERESSE

Oratorio di San Luigi Gonzaga

Località: Craveggia

Per visitare il primo piccolo oratorio, poco conosciuto, che si incontra giungendo da Prestinone-Vocogno occorre lasciare l’auto appena giunti a Craveggia nelle aree occidentali d’accesso al paesee di qui addentrarsi per le vie fino all’antico Collegio Borgnis (oggi casa di riposo). Collegato al palazzo del Collegio si trova il piccolo e pregevole oratorio, meritevole di valorizzazione e restauro. L’edificio si presenta con l’alta e luminosa facciata inserita tra le case, mossa da due aperture, un oculo circolare nel timpano ed una finestra ad arco al centro.

 

  • Indirizzo: -  - 28852 - Craveggia
  • Tipologia: Chiese
  • Animali Domestici: Non Ammessi
  • Apertura: Tutto l'anno

Per visitare il primo piccolo oratorio, poco conosciuto, che si incontra giungendo da Prestinone-Vocogno occorre lasciare l’auto appena giunti a Craveggia nelle aree occidentali d’accesso al paesee di qui addentrarsi per le vie fino all’antico Collegio Borgnis (oggi casa di riposo). Collegato al palazzo del Collegio si trova il piccolo e pregevole oratorio, meritevole di valorizzazione e restauro. L’edificio si presenta con l’alta e luminosa facciata inserita tra le case, mossa da due aperture, un oculo circolare nel timpano ed una finestra ad arco al centro.
La chiesetta, dalle forme architettoniche slanciate, per inserirsi nel tessuto urbano del paese, reca in facciata un dipinto con la Vergine, Gesù bambino grandicello ai suoi piedi, ed i santi Antonio da Padova e Luigi Gonzaga, opera recente del craveggese Emanuele Antenori. 
L’aula interna presenta soffitto a volta interamente dipinto a grisaille (tecnica di pittura a monocromo in grigio per ottenere effetti decorativi a rilievo) con cornici ed elementi vegetali, ed al centro capeggia un medaglione con il motto “Initium sapientiae timor domini” (il principio della sapienza è il timore di Dio), strette analogie con le decorazioni a monocromo della parrocchiale di S. Maria Maggiore inducono a pensare che possano essere state realizzate dal medesimo artista, Cristoforo Spigaglia.
L’altare ospita una grande pala con la Vergine e il Bambino, trionfanti sul drago, simbolo del demonio, affiancati dai Santi Luigi Gonzaga e Rocco, opera del noto e valente pittore Luigi Litta attivo nel Verbano a fine ottocento.
Altre tele decorano le pareti, tra cui una Crocifissione con la Madonna, S. Giovanni e Maria Maddalena datata 1707 ed un Cristo risorto datato 1718. 

 

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